Non inserito.
La diffusione delle terapie complementari (o non convenzionali o alternative) sembra in notevole aumento nel mondo occidentale. Oltre il 25% della popolazione europea avrebbe fatto ricorso almeno una volta, nell'arco di un anno, ad un tipo di terapia non convenzionale.
La stima derivante da un'indagine condotta dall'ISTAT nei mesi di settembre e dicembre 1999 su un campione di circa 30 mila famiglie italiane mostra che dal 1991 al 1999 è quasi raddoppiata la quota di persone che utilizza terapie non convenzionali, raggiungendo il 15.6% della popolazione.
Nonostante questa diffusione, permane, anche tra i medici, una notevole confusione su cosa tali discipline includano e come possano relazionarsi rispetto alla medicina convenzionale.
In alcuni paesi, si è presa maggiore coscienza della necessità di conoscere i principi teorici su cui si basano queste pratiche terapeutiche e di valutarne l'efficacia alla luce dei principi della medicina basata sulle evidenze.
Obiettivi di questo corso, rivolto agli studenti del secondo triennio, sono i seguenti: illustrare i principi di base, i campi di applicazione e gli effetti indesiderati noti o presumibili dei più diffusi sistemi; terapeutici non convenzionali (omeopatia, fitoterapia, agopuntura); Esaminare i risultati di efficacia e tollerabilità alla luce delle evidenze scientifiche disponibili; Individuare e discutere i problemi metodologici che si presentano nella ricerca di base e in quella clinica
Quando necessario le lezioni si svolgeranno con il contributo di esperti.
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