II semestre |
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Il corso intende consegnare competenze che consentano ad ogni studente di orientarsi nella proposta didattica di base delle attività in acqua, strumenti per comprenderne la specificità e peculiarità della capacità di equilibrio e movimento, prerequisiti alle possibilità di una ulteriore specializzazione nell'ambito. A tal fine sono state disposte una serie di unità didattiche che avviano alla comprensione delle priorità dell'ambiente ed alla soluzione delle connaturate difficoltà: da primo approccio e confronto (ambientamento), fino alla capacità di far comprendere e padroneggiare lo spostamento in acqua anche in condizione di subacquaticità. Le lezioni si svolgeranno soprattutto in aula; in vasca verranno proposti solo laboratori didattici che diano la possibilità di veder sperimentate, in situazione reale, le priorità delle diverse progressioni didattiche, individuando concretamente le variabili dell’ambiente piscina anche sotto il profilo della sicurezza degli allievi.
Ogni studente avrà la possibilità di individuare un riferimento oggettivo per identificare dove può iniziare il suo lavoro di programmazione didattica, utile per interpretare i tempi, i modi, le possibilità di apprendimento acquatico cioè la capacità di stabilizzare schemi motori di base per il consolidamento di ulteriori abilità motorie acquatiche secondo la logica dell' imparare a fare facendo, a nuotare nuotando.
Intendiamo guidare ogni studente a riconoscere un percorso didattico che gli consenta di condurre gli allievi in piscina, identificandone le dimensioni portanti e prioritarie, affinché l’esperienza di insegnamento, vissuta dalla condizione iniziale di solido umano poco galleggiante, possa condurre alla capacità di galleggiare con efficacia ed efficienza.
La finalità ultima del corso è di creare le condizioni che consentano agli studenti di saper comporre e condurre una proposta didattica delle attività natatorie di base: si considera perciò necessario che ciascuno frequenti trentun ore di lezione delle quali sedici in aula e quindici in situazione.
Costo energetico del movimento in acqua
- Concetto di drag attivo e passivo ed efficienza propulsiva
- La tecnica, lo sviluppo della sensibilità all'acqua
- Analisi biomeccanica dei modelli prestativi
Ambientamento acquatico di base
- Per terra, in acqua: l'adattamento degli aspetti affettivo, fisico sensoriale e motorio
- Vedo, respiro, sono in equilibrio (in appoggio, senza appoggio)
Il galleggiamento
- Statico prono e supino
- Capacità di scivolamento
- Dinamico prono e supino
- Statico orizzontale e verticale
- Dinamico orizzontale e verticale
L'ingresso in acqua
- Con i piedi
- Con il capo
Lo spostamento in acqua
- Il movimento efficace attraverso una coordinazione elementare efficiente
- Movimento da decubito prono, decubito supino
- Intervento degli arti inferiori e degli arti superiori: la coordinazione grezza
Elementi di base delle nuotate evolute
- Gli stili olimpionici: elementi di tecnica del dorso, crawl, rana, delfino
- Espressione della forza in acqua, la qualità degli appoggi, ampiezza e frequenza del gesto
- Le capacità coordinative quale risorsa privilegiata per la formazione del nuotatore
- Altri sport natatori
Elementi di subacquaticità
- Didattica delle nuotate subacquee
- Il progetto di avviamento alla subacquaticità rivolto a bambini in età scolare
Elementi di base dell’attività in acqua “in verticale”
- Aquafitness in acqua bassa, in acqua alta
- Ausili didattici: gli attrezzi
- Attività caratterizzanti (aquabike, aquastep)
L’esame avverrà con un test scritto a risposta multipla: trenta domande per trenta punti a disposizione.
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